sabato, marzo 31, 2018

Rimuovere i macigni

Se ognuno di noi, uscito dal suo sepolcro, si adopererà per rimuovere il macigno del sepolcro accanto, si ripeterà finalmente il miracolo del terremoto che contrassegnò la prima Pasqua di Cristo.   Tonino Bello


venerdì, marzo 30, 2018

Profugo

Hanno incatenato la sua bocca

e legato le sue mani alla pietra dei morti.

Hanno detto: "Assassino!",

gli hanno tolto il cibo, le vesti, le bandiere

e lo hanno gettato nella cella dei morti.

Hanno detto: "Ladro!",

lo hanno rifiutato in tutti i porti,

hanno portato via il suo piccolo amore,

poi hanno detto: "Profugo!".

Tu che hai piedi e mani insanguinati,

la notte è effimera,

né gli anelli delle catene sono indistruttibili,

perché i chicchi della mia spiga che va seccando

riempiranno la valle di grano.

 

"Profugo" - Mahmoud Darwish - http://frontierenews.it/2013/08/le-poesie-piu-belle-di-mahmoud-darwish/


giovedì, marzo 29, 2018

Rinuncia

Nessuno può imporsi una rinuncia se non per conseguire una maggiore libertà interiore; e nessun formatore ha il diritto di chiedere una rinunzia senza lasciar intravvedere – al tempo stesso – quello spazio di libertà che essa apre o potrebbe aprire alla persona.  "Testimoni", 30 ottobre 1999


mercoledì, marzo 28, 2018

Il resto

Il pane, la coperta, il tavolo, il fuoco sono cose necessarie in sé. Il servirsi di esse è realizzare il piano di Dio. «Tutto il resto vien dal maligno», si potrebbe dire parafrasando un'espressione di Gesù a proposito della verità. E questo "resto" è la moda, la consuetudine, il lusso, l'impinguamento, la ricchezza, la schiavitù, il mondo. Carlo Carretto

martedì, marzo 27, 2018

Conoscenza

Il giovane cammina più veloce dell'anziano, ma l'anziano conosce la strada. Proverbio africano

 

venerdì, marzo 23, 2018

Partire

Partire è anzitutto uscire da sé. Rompere quella crosta di egoismo che tenta di imprigionarci nel nostro "io". Partire è smetterla di girare in tondo intorno a noi, come se fossimo al centro del mondo e della vita. Partire è non lasciarsi chiudere negli angusti problemi del piccolo mondo cui apparteniamo: qualunque sia l'importanza di questo nostro mondo l'umanità è più grande ed è essa che dobbiamo servire. Partire non è divorare chilometri, attraversare i mari, volare a velocità supersoniche. Partire è anzitutto aprirci agli altri, scoprirli, farci loro incontro. Aprirci alle idee, comprese quelle contrarie alle nostre, significa avere il fiato di un buon camminatore. È possibile viaggiare da soli. Ma un buon camminatore sa che il grande viaggio è quello della vita ed esso esige dei compagni. Beato chi si sente eternamente in viaggio e in ogni prossimo vede un compagno desiderato. Un buon camminatore si preoccupa dei compagni scoraggiati e stanchi. Intuisce il momento in cui cominciano a disperare. Li prende dove li trova. Li ascolta, con intelligenza e delicatezza, soprattutto con amore, ridà coraggio e gusto per il cammino. Camminare è andare verso qualche cosa; è prevedere l'arrivo, lo sbarco. Ma c'è cammino e cammino: partire è mettersi in marcia e aiutare gli altri a cominciare la stessa marcia per costruire un mondo più giusto ed umano. Helder Camara

giovedì, marzo 22, 2018

mercoledì, marzo 21, 2018

martedì, marzo 20, 2018

Rinunciare

Rinunciare è il discorso della povertà, dell'essenzialità della vita. Saper dire di no alle insidie delle immagini, dell'apparenza. Accontentarsi nell'organizzare la festa dei matrimoni, nel costruire una casa, nel comprare un'auto. Un saggio uso della povertà, anche perché altrimenti si finisce per cadere nel giro dell'usura. Giancarlo Maria Bregantini

lunedì, marzo 19, 2018

Frontiere

Non c'è limite ad estendere la nostra dedizione al prossimo anche a quello al di là delle frontiere di stato. Non sono certo frontiere volute da Dio.  Gandhi


venerdì, marzo 16, 2018

Il bene

Il bene deve essere fatto perché è giusto, non perché si debba arrivare a qualcosa. Credo che se fatto con questo spirito, si andrà da qualche parte, anche se non so dove. Non sono mai stato seriamente interessato al risultato. Ero interessato a fare il bene con umanità, attenzione e in modo non violento e poi a lasciarlo andare.  Daniel Joseph Berrigan

 

giovedì, marzo 15, 2018

Bisogno di comunicare

Tutti abbiamo bisogno di comunicare qualcosa: un dolore per dimezzarlo, una gioia per raddoppiarla, un rimorso per esorcizzarlo. Sembra un paradosso: una cosa dopo averla detta è diversa da come era prima, soprattutto diverso è chi l'ha detta.  Giuseppe Colombero

mercoledì, marzo 14, 2018

La follia

La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione. Il problema è che la società, per dirsi civile, dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, invece incarica una scienza, la psichiatria, di tradurre la follia in malattia allo scopo di eliminarla.  Franco Basaglia

 

martedì, marzo 13, 2018

lunedì, marzo 12, 2018

Non arrenderti

Non arrenderti mai. Di solito è l'ultima chiave del mazzo che apre la portaPaulo Coelho

venerdì, marzo 09, 2018

La gioia

Unisciti a coloro che cantano,
raccontano storie, si godono la vita
e h
anno la gioia negli occhi.
Perché la gioia è contagiosa, e riesce
sempre a impedire che gli uomini si
lascino paralizzare dalla depressione,
dalla solitudine e dalle difficoltà.
Unisciti a chi procede a testa alta,
anche se ha gli occhi pieni di lacrime.

Paulo Coelho

giovedì, marzo 08, 2018

Nessuno è troppo povero

Nessuno è troppo povero o troppo piccolo da non aver niente da donare, né troppo ricco da non aver nulla da ricevere.  Gérard Daucourt

mercoledì, marzo 07, 2018

Capitalismo

I lavoratori soffrono, quando dei cattolici fratelli si rifiutano di riconoscere che il capitalismo ha gravi colpe e con molta leggerezza chiamano comunista ogni lavoratore che si batte con energia per il riconoscimento dei propri diritti.  Albino Luciani

lunedì, marzo 05, 2018

Celebrazione dell'egoismo

La nostra epoca conosce una celebrazione senza precedenti dell'egoismo, la quale grava pesantemente sulla nostra società e sulle coscienze individuali.  André Naud

domenica, marzo 04, 2018

Consolare

Nel consolare, guai a lasciarsi prendere dal gusto di fare il filosofo o il teologo. Chi soffre ha voglia di piangere, di prendersela con la sorte e anche col Padreterno; non è nello stato d'animo per riflettere sul senso del mondo e della vita. Si racconta che un tronfio filosofastro, vedendo Solone che piangeva la morte di un figlio, gli disse: «Perché piangi cosi, se sai che è inutile?» E Solone gli rispose: «Piango proprio perché è inutile». Vi sono momenti in cui non ci resta che piangere; e allora abbiamo bisogno di chi amorevolmente ci asciughi le lacrime.  Pier Luigi Leoni, "Riflessioni sulle 14 opere di misericordia"

venerdì, marzo 02, 2018

Mi sta a cuore

Mi sta a cuore

chi riconsacra la vita per cancellare la nostra viltà,

chi fa un piccolo passo per volta senza sapere la distanza,

chi mantiene gli occhi aperti nella lunga attesa,

Mi sta a cuore

il tuo soffrire per poter cambiare,

il tuo sforzo per riuscire a guarire,

il tuo smarrirti per arrivare a capire,

Mi sta a cuore

chi rimane mite oltre le lingue maligne,

lo scherno degli egoisti

e le consuetudini di ogni giorno.

Mi sta a cuore

chi è fedele al poco ed al mistero,

a qualunque trama della vita

pazientemente tessuta.

Luigi Verdi