Il mare non è altro che il veicolo di un'esistenza straordinaria e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l'infinito vivente. Jules Verne
Come nasce questo blog? Da Claudio che invia regolarmente una e-mail ai suoi amici con brani acchiappati qua e la. Testi che aiutano a riflettere a farsi delle domande o a cercare delle risposte non banali, non conformiste, non retoriche. Al mio invito di raccoglierle in un blog, Claudio ha risposto più o meno...." se vuoi pensaci tu" E io ho raccolgo la sfida!
martedì, ottobre 31, 2017
lunedì, ottobre 30, 2017
Il giusto
Il vero giusto è colui che si sente sempre a metà colpevole dei misfatti di tutti. Kahlil Gibran
mercoledì, ottobre 25, 2017
Libertà umiliata
Se la libertà è oggi umiliata o incatenata, non è perché i suoi nemici hanno usato il tradimento, ma perché i suoi amici hanno dato le dimissioni. Albert Camus
lunedì, ottobre 23, 2017
Il mondo interiore
Il mondo interiore è reale quanto quello esteriore. Bisogna rendersene conto. Anch'esso ha i suoi paesaggi, i suoi contorni, le sue possibilità, i suoi territori senza frontiere. L'uomo, in se stesso, è il piccolo centro nel quale il mondo interiore e quello esteriore si incontrano. Etti Hillesum
venerdì, ottobre 20, 2017
Amore
Sono sinceramente stupito dalla capacità di amare che ognuno di noi ha, che ognuno di noi possiede. A me è capitato che dopo essermi sposato, ho detto a me stesso: «Non riuscirò forse mai più ad amare un'altra persona al mondo come sto amando mia moglie». Poi, è nata la prima figlia. Un amore così intenso, così struggente, che ho detto: «Povera infelice, se viene una seconda figlia o un secondo figlio». E invece sono venuti, e l'amore è stato diverso, ma di pari intensità. Poi sono arrivati i nipoti e lì è stato un amore ancora diverso, completamente, ma altrettanto intenso. Io penso che se diventassi "catanonno", come diciamo in Sicilia, credo che troverei ancora un nuovo tipo d'amore verso i pronipoti. Credo che sia una tale forza per l'uomo, una tale ricchezza, che va continuamente rinnovata. Andrea Camilleri, "I racconti di Nené"
martedì, ottobre 17, 2017
La speranza
La speranza vede la spiga quando i miei occhi di carne vedono solo il seme che marcisce. Primo Mazzolari
lunedì, ottobre 16, 2017
Sullo sviluppo dei popoli
Una cosa va ribadita di nuovo: il superfluo dei Paesi ricchi deve servire ai Paesi poveri. Paolo VI, Populorum Progressio, 26 marzo 1967
venerdì, ottobre 13, 2017
Etica
Se l'etica è un progressivo farsi, perché non pensare che i soggetti etici più appropriati siano le nuove generazioni?
Chi sta imparando a rapportarsi con la realtà, con la diversità, con la drammaticità della storia, con le incognite?
Chi è in costante dialogo con il mercato, la tecnologia, con le problematiche dei diritti?
Chi non trova spazio in questa storia e vaga in una sorta di nomadismo intellettuale, di posti di lavoro, esistenziale, se non i giovani?
A chi dire di non compiere più genocidi e rendersi conto delle sofferenze della storia?
A chi dire di non privare le persone e il cosmo dei loro diritti?
A chi ricordare il diritto alla libertà di stampa, di parola, di credo, di riunione, di associazionismo, di movimento, di protesta e di rifiuto di ciò che consideriamo falso?
A chi dire di coltivare ovunque l'uguaglianza e di uscire da una visione gerarchica della vita, di se stessi e della storia in generale, per superare ogni discriminazione di sesso, di condizione sociale, etnica, religiosa o politica?
A chi chiedere di riconoscere la "bellezza di tutti sotto il cielo", come recita un antico proverbio cinese, affinché tutti possano esercitare la propria iniziativa e liberare la propria creatività e decidere pacificamente il presente e il futuro?
A chi dire di non guardare con sospetto a ogni movimento migratorio, umano o animale che sia?
A chi ricordare i principi della democrazia?
A chi dire di coltivare la proprietà senza permettere che essa ci privi di altri diritti fondamentali?
A chi dare in custodia l'ambiente?
A chi chiedere di contribuire a un cambiamento del sistema economico attuale?
A chi ricordare che si può vivere solo nella solidarietà e nella sostenibilità?
A chi dire di inaugurare un diritto internazionale diverso?
A chi dire di abbandonare l'uso di combustibili fossili per forme di energia alternativa?
A chi dire di non usare né il denaro, né il progresso come strumenti di oppressione?
A chi dire che essere credenti oggi non significa seguire fanaticamente sistemi morali sicuri?
Credo infatti che il contributo delle religioni e delle loro lunghe tradizioni sapienziali dovrebbe essere analogo a quello della fisica quantistica, o fisica delle possibilità, che ha messo in moto nell'ambito della fisica teorica la ricerca di nuove frontiere.
A chi dire dunque che le religioni, di per sé, nascono dal desiderio umano di legare il finito con l'infinito, di scoprire trame nascoste?
A chi, se non ai giovani?
Antonietta Potente, "Un bene fragile. Riflessioni sull'etica", Oscar Mondadori
giovedì, ottobre 12, 2017
mercoledì, ottobre 11, 2017
Disumanità
Il peggior peccato contro i nostri simili non è l'odio ma l'indifferenza. È questa l'essenza della disumanità. George Bernard Shaw, "Il discepolo del diavolo"
martedì, ottobre 10, 2017
lunedì, ottobre 09, 2017
Consolazione
Consolazione è una bella parola. Significa «essere con il solo». Offrire consolazione è uno dei modi più significativi di esprimere sollecitudine. La vita è così ricolma di sofferenza, di tristezza e di isolamento che ci domandiamo spesso che cosa possiamo fare per alleviare l'immensa sofferenza di cui siamo testimoni. Possiamo e dobbiamo offrire consolazione. Henri Jozef Machiel Nouwen
venerdì, ottobre 06, 2017
Invecchiare
Inoltrandosi nella terza età si sperimentano i limiti evidenziati dal declino delle forze fisiche e dal passo spedito di chi ci cammina accanto giusto il tempo di sorpassarci. La prima reazione può essere di disappunto. Poi il buon senso ci dice che è la legge della vita ed infine, con mille altre motivazioni, anche le più negative emozioni istintive si addolciscono e si sente la serenità a portata di mano. In definitiva non si tratta di ritirarsi o di essere emarginati ma di occupare il posto giusto al tempo giusto. Per nessuno Dio disegna posteggi, tantomeno ripostigli. Al contrario ritaglia, per ciascuno, spazi su misura. Fra' Angelo
giovedì, ottobre 05, 2017
Vincere, perdere
Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con metodi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù ... Pier Paolo Pasolini - Dialoghi con Pasolini, settimanale Vie Nuove, n. 42, 28 ottobre 1961
mercoledì, ottobre 04, 2017
Dio ama
Se in una notte nera, su una pietra nera, c'è una formica nera, Dio la vede e la ama. Proverbio orientale
martedì, ottobre 03, 2017
Bisogno di tempi
Abbiamo bisogno di tempi, di silenzio, di calma, di preghiera, perché soltanto così possiamo affrontare le responsabilità che ci vengono date. Per questo vi ricorderete cosa ho detto in molte occasioni: lavorare meno e lavorare meglio e riposarsi un po' di più. Carlo Maria Martini