sabato, aprile 22, 2017

Credere, non credere

Ritengo che ciascuno di noi abbia in sé un non credente e un credente, che si parlano dentro, si interrogano a vicenda, si rimandano continuamente interrogazioni pungenti e inquietanti l'uno all'altro. Il non credente che è in me inquieta il credente che è in me e viceversa […]. La chiarezza e la sincerità di tale dialogo mi paiono sintomo di raggiunta maturità umana.

Carlo Maria Martini, "Le cattedre dei non credenti", Bompiani, 2015


Nessun commento: