venerdì, aprile 08, 2016

La tomba di Monsignore

Pulisco la tomba di Monsignore perché era mio padre. Perché quelli come me lui li amava; non gli facevano schifo. Ci parlava, ci toccava, ci chiedeva, addirittura si confidava con noi. Se sapessi l'affetto che aveva per noi! Per questo gli pulisco la tomba; egli ha dato la sua vita per me.

«Una mattina d'inverno, con il cielo carico d'acqua, un povero, vestito di cenci e coi capelli sporchi di polvere, sta pulendo con cura una tomba, con uno dei suoi stracci, sporchi di unto e di tempo. La lapide ora brilla, e lui sorride soddisfatto». Così racconta, nel suo libro "A piedi" (ed. Messaggero), padre Silvio Zarattini, gesuita, la storia di un povero della città di El Salvador che va a pulire la tomba di mons. Romero, l'arcivescovo di quella città, assassinato la sera del 24 marzo 1980, mentre celebrava la Messa.


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