non permettere all'altro di mangiare,
per mangiare meglio e di più noi,
equivale a nutrirci della sua stessa carne, la carne dei poveri!
Nutrire se stessi, dimenticando la fame degli altri,
dimenticando le generazioni future che abiteranno la terra,
questa terra che è l'unica per noi umani,
La terra – dovremmo ricordarlo – è di Dio,
il che significa che è nostra, ma nel senso che è di tutti:
tutti ne siamo custodi, tutti coltivatori,
senza diritto di prelazione per nessuno!
Enzo Bianchi
Nessun commento:
Posta un commento