sabato, settembre 27, 2025

sangue

Oggi la parola sangue ci brucia addosso.

Perché il sangue è un linguaggio che tutti capiamo, e che chiede conto a tutti.

Il sangue di Gennaro si mescola idealmente al sangue versato in Palestina, come in Ucraina

e in ogni terra ferita dove la violenza si crede onnipotente e invece è solo rumore.

Il sangue è sacro: ogni goccia innocente è un sacramento rovesciato.

Se potessi, raccoglierei in un'ampolla il sangue di ogni vittima

 — bambini, donne, uomini di ogni popolo — 

e lo esporrei qui, sotto queste volte,

perché nessun rito ci assolva dalla responsabilità,

perché la preghiera senta il peso di ogni ferita e non scivoli via.

E oggi, con pudore e con fuoco, dico:

è il sangue di ogni bambino di Gaza che metterei esposto in questa cattedrale,

accanto all'ampolla del santo.

Perché non esistono "altre" lacrime: tutta la terra è un unico altare.


Don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, 19 settembre 2026

Nessun commento: