La tentazione di credersi migliori degli altri è purtroppo uno stereotipo profondamente radicato nell'uomo di ogni tempo, alla base del perpetuarsi dell'odio. Giovanni Cucci, "Odio"
Come nasce questo blog? Da Claudio che invia regolarmente una e-mail ai suoi amici con brani acchiappati qua e la. Testi che aiutano a riflettere a farsi delle domande o a cercare delle risposte non banali, non conformiste, non retoriche. Al mio invito di raccoglierle in un blog, Claudio ha risposto più o meno...." se vuoi pensaci tu" E io ho raccolgo la sfida!
lunedì, febbraio 28, 2022
domenica, febbraio 27, 2022
Dritto negli occhi
Dicono che un bambino piccolo non ci vede, però lei aprì gli occhi, e mi guardò. Era una creaturina piccolissima. Mentre la tenevo in braccio aprì gli occhi. Lo so che in realtà non mi scrutò in viso. La memoria può far apparire una cosa molto più densa di significato di quanto non fosse in realtà. Ma so che la bambina mi guardò dritto negli occhi. È una cosa bellissima. E sono contento di averlo capito allora, perché adesso, nella mia attuale condizione, adesso che sono in procinto di lasciare questo mondo, mi rendo conto che non c'è nulla di più straordinario di un viso umano. Ha a che fare con l'incarnazione. Quando hai visto un bambino e lo hai tenuto in braccio ti senti obbligato nei suoi confronti. Ogni volto umano esige qualcosa da te, perché non puoi fare a meno di capire la sua unicità, il suo coraggio e la sua solitudine. E questo è ancora più vero nel caso del viso di un neonato. Considero quest'esperienza una sorta di visione, altrettanto mistica di tante altre. Martin Scorsese legge alla figlia Francesca questo brano del romanzo "Gilead" di Marilynne Robinson, nella prima puntata di "Stories of a Generation", il documentario prodotto da Netflix e realizzato da Simona Ercolani con la consulenza di padre Spadaro che ha intervistato Papa Francesco sul tema del rapporto tra generazioni.
sabato, febbraio 26, 2022
Epilogo
Ricordati sempre che nella vita non esiste un copione già scritto: fino all'ultimo puoi decidere di cambiare il finale. Daniele Serriconi
venerdì, febbraio 25, 2022
La guerra che verrà
La guerra che verrà
non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell'ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
Bertolt Brecht
giovedì, febbraio 24, 2022
L'amore, la morte, la vita
Gli uomini sono fatti per intendersi
per comprendersi amarsi
hanno figli che saranno padri d'uomini
hanno figli senza casa senza patria
che reinventeranno le case
che reinventeranno gli uomini
e la natura e la patria
quella di tutti gli uomini
quella di tutti i tempi.
Paul Éluard
mercoledì, febbraio 23, 2022
Mai visto
Io non ho mai conosciuto una persona felice che rende infelice gli altri. Andrea Franzoso, "Ero un bullo" (De Agostini 2022)
martedì, febbraio 22, 2022
Fratelli
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
Giuseppe Ungaretti (Mariano il 15 luglio 1916)
lunedì, febbraio 21, 2022
Lunedì mattina
L'allegria di plastica usata per dimostrare a noi stessi e agli altri che stiamo bene, è pericolosa. La stessa, utilizzata per mostrarci invincibili e inattaccabili, è ridicola. Il lunedì mattina arriva per tutti, anche per quelli che amano il proprio lavoro alla follia: ci sono, cioè, momenti in cui il sorriso non vien proprio fuori: ammetterlo non è una tragedia. Diego Goso
domenica, febbraio 20, 2022
Scacciati dall'altare di Dio
Coloro che scacciano dall'altare di Dio persone che Egli ha scelto di rendere diverse, commettono un brutto peccato! Un peccato chiamato Apartheid. Nelson Mandela
sabato, febbraio 19, 2022
Tuo figlio
Dì a tuo figlio che è bello e ha gli occhi pieni di colori,
portalo a vedere i prati quando fioriscono
e leggigli un libro prima di dormire.
Incoraggialo anche a scrivere poesie
e spiegagli come si fa a cancellare il "giammai"
e allungare a dismisura le sillabe e gli spazi del "si può".
E se è un sognatore
insegnagli a fare le prime passeggiate sulle nuvole.
E soprattutto ascoltalo
quando il vento degli anni è più forte
e si porta via le parole e le certezze.
Fabrizio Caramagna
venerdì, febbraio 18, 2022
giovedì, febbraio 17, 2022
Coerenza
Essere coerenti con se stessi e con le proprie idee rende comunque vincenti anche quando si viene sconfitti, per il semplice fatto che l'idealista convinto non ha mai smesso di sognare. E il sognatore è sempre un vincente. Fabrizio Bentivoglio
mercoledì, febbraio 16, 2022
Quando verrà la nostra ora
Impegniamoci a vivere in modo tale che quando verrà la nostra ultima ora anche l'impresario delle pompe funebri se ne dolga. Mark Twain
martedì, febbraio 15, 2022
Beatitudini
Felici sono i poveri in spirito, chi non sa tutto da solo, chi anzi sa che non è ricco e non fa finta di esserlo tanto da non chiedere scusa o aiuto, chi impara e cerca. Beati sono gli afflitti: non chi cerca la sofferenza, ma chi non scappa dalle difficoltà, le affronta per amore e per amore piange per l'amato. Beati sono i miti, chi non cerca nell'altro la pagliuzza ma il dono che è, chi non risponde al male con il male, chi in modo amabile cerca di fare agli altri quello che vuole sia fatto a lui. […] Beati sono quelli che hanno fame e sete della giustizia, che non possono stare bene se qualcuno accanto a lui soffre, che non cambiano canale o fanno finta di non vedere o che non li riguarda se c'è una persona in pericolo in mezzo al mare o al freddo sull'uscio di casa. Hanno fame della giustizia perché non si abituano all'ingiustizia e ricordano che la giustizia di Dio è avere cura dei fratelli più piccoli di Gesù e che la sofferenza dell'altro è la mia. Beati sono i misericordiosi, chi giudica ma sempre per amore, chi cerca il bene nascosto, che pensa che c'è sempre speranza, chi sceglie di consolare piuttosto che fare soffrire. Beati sono i puri di cuore, quelli che vedono senza malizia, non perché ingenui ma perché vedono bene, in profondità, liberi dai calcoli, dalle convenienze, disinteressati perché hanno un interesse più grande, quelli che non hanno pregiudizi quando si affronta una discussione, che non hanno paura di capire la posizione dell'altro, anche se distante da lui, che non gridano ma ascoltano sapendo che sempre c'è qualcosa imparare. Beati sono gli operatori di pace, gli artigiani, cioè che non rinunciano a "fare la pace" iniziando dai piccoli e possibili gesti di cura, sporcando le mani con la vita, con le contraddizioni del prossimo, con la fatica a stringere quella del nemico che se lo fai si trasformerà in fratello. Beati sono i perseguitati per causa della giustizia, non quella che divide con freddezza la torta in parte uguali anche se chi deve mangiarla non è uguale, come rigorosamente svelava un giusto come don Milani perché per amare tutti si inizia dai tanti che non hanno possibilità. Dall'omelia di Matteo Zuppi ai funerali di David Sassoli
lunedì, febbraio 14, 2022
Perché è successo a Marco?
In questo momento le parole non servono, neppure le mie. Ma sono chiamato a commentare il vangelo. Viene da chiedersi, perché è successo a Marco? lo non vi so rispondere, se c'è qualcuno che può venga qui. So solo che Dio ci ama e non conosco i suoi progetti.
Don Pino, nell'omelia durante il funerale di Marco, 18 anni. San Pietro alla Foce, Genova.
domenica, febbraio 13, 2022
Beatitudine
La beatitudine del Vangelo non è una sofferta ricompensa ultima per qualche sacrificio, ma libertà dalle infinite caricature pornografiche di felicità del benessere individuale a qualsiasi prezzo. Non c'è gioia da soli! […] La gioia viene da quello che si dona agli altri e che poi, solo dopo averla donata, si riceve, sempre, perché la gioia è nell'essere e non nell'avere, nel pensarsi per e non nel cercare il proprio interesse. Dall'omelia di Matteo Zuppi ai funerali di David Sassoli
sabato, febbraio 12, 2022
Pandemia
In questo anno abbiamo ascoltato il silenzio del pianeta e abbiamo avuto paura ma abbiamo reagito e abbiamo costruito una nuova solidarietà perché nessuno è al sicuro da solo. Abbiamo visto nuovi muri, i nostri confini in alcuni casi sono diventati confini tra morale e immorale, tra umanità e disumanità. Muri eretti contro persone che chiedono riparo dal freddo, dalla fame, dalla guerra, dalla povertà. Abbiamo finalmente realizzato dopo anni di crudele rigorismo che la disuguaglianza non è più né tollerabile né accettabile, che vivere nella precarietà non è umano, che la povertà è una realtà che non va nascosta ma che deve essere combattuta e sconfitta. David Sassoli
venerdì, febbraio 11, 2022
Banalità del male
Nei testi universitari di criminologia si parlava una volta di "delinquenti per mancanza di immaginazione" per un'impossibilità a percepire la sofferenza altrui. Marina Corradi
giovedì, febbraio 10, 2022
Quarantena
La quarantena è stata un'esperienza piuttosto sorprendente per me. Siamo stati d'un tratto "assegnati a dimora" e, in un certo senso, il movimento perpetuo si è fermato. Alcuni hanno sperato in un mondo "altro ", in un mondo del "dopo", un mondo nel quale saremmo stati finalmente meno sedotti dall'attivismo, nel quale avremmo avuto più tempo per viverlo, questo mondo, per abitarlo; altri l'hanno vissuta come una vera e propria prova. Quel che è incontestabile, credo, è che quest'esperienza ha rivelato il carattere superfluo di molte delle nostre agitazioni, e che non ritorneremo più del tutto alla vita di prima. François-Xavier Bellamy
mercoledì, febbraio 09, 2022
Indagarsi
Se alcuni che si ritengono e si compiangono martiri, indagassero - senza sconti - su se stessi, si scoprirebbero chiaramente carnefici. Fra' Angelo
martedì, febbraio 08, 2022
Solo noi
Con l'ultima fase del capitalismo si è racchiusa la famiglia in un'idea mononucleare separata rispetto al mondo circostante e agli altri. E questo lo si vede anche nelle forme delle abitazioni, nelle modalità di socializzazione e di consumo. L'idea della famiglia come io, te e due figli in un appartamento, chiusi in nome della privacy, è aberrante. È l'inizio della distruzione della famiglia. Se non è aperta al mondo, la famiglia muore. Johnny Dotti
lunedì, febbraio 07, 2022
Con i piedi per terra
Avere dei figli piccoli, preoccuparmi dei loro problemi e dei due anni che gli ha "rubato" la pandemia, mi fa stare con i piedi per terra e accettare anche le ferite di questo nostro tempo. Fabrizio Bentivoglio
domenica, febbraio 06, 2022
Una famiglia
Una famiglia non nasce dall'incontro di due io, ma dal pellegrinaggio faticoso di due tu. Johnny Dotti
sabato, febbraio 05, 2022
E' faticoso frequentare bambini
Dite:
è faticoso frequentare bambini.
Avete ragione.
Poi aggiungete:
bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
È piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi
fino all'altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli
Janus Korczack
venerdì, febbraio 04, 2022
Schiavitù
Se è vero che nessuno di noi accetta di essere schiavo, è altrettanto vero che nessuno accetta di ribellarsi alla schiavitù se non ha un motivo per cui farlo. Luigi Maria Epicoco
giovedì, febbraio 03, 2022
Ti auguro tempo
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non
solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull'orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
Elli Michler
mercoledì, febbraio 02, 2022
Banalità del male
Banalità del male; vale anche per la sventura: al giorno d'oggi sempre più gente vive le proprie disgrazie e le proprie tragedie come fossero spettacoli da esibire. Piero Stefani, "Sulle tracce di dio"
martedì, febbraio 01, 2022
Noi reduci
Accade spesso a noi reduci, quando raccontiamo le nostre vicende, che l'interlocutore dica: «Io, al tuo posto, non avrei resistito un giorno». L'affermazione non ha un senso preciso: non si è mai al posto di un altro. Ogni individuo è un oggetto talmente complesso che è vano pretendere di prevederne il comportamento, tanto più se in situazioni estreme; neppure è possibile antivedere il comportamento proprio.
Primo Levi, "I sommersi e i salvati"