Con il tempo ci si abitua a tutto e noi ci siamo assuefatti alla miseria altrui: non ci impressiona durevolmente e in qualche caso la diamo per scontata, inevitabile o meritata. Ma mettiamoci un istante dalla parte di Dio, cerchiamo di vedere le cose come le vede lui. Egli è come un padre di famiglia che ha sette figli e, a ogni pasto, assiste alla stessa scena: due dei figli, da soli, si accaparrano quasi tutto quello che c'è in tavola, lasciando gli altri cinque a stomaco vuoto. Può un padre rimanere insensibile a una cosa simile? I poveri, dunque, non hanno bisogno dei nostri buoni sentimenti, ma di fatti. Raniero Cantalamessa
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