Il discernimento è un processo sempre lungo e anche doloroso: la persona è chiamata a discernere nel suo stesso operato! Si tratta, perciò, di tagliare sulla carne viva evitando di deresponsabilizzarsi di fronte alle proprie scelte, ma anche non cadendo nella trappola diabolica di assumersi eccessive responsabilità così da ritenere preclusa ogni via d'uscita e ritenersi perduto per sempre. Marcello Semeraro, "L' occhio e la lampada", Edizioni Dehoniane
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