Nel giardino della solitudine crescono due generi di frutti. Vi si possono trovare il riposo, la disponibilità a riflettere e a discernere; il tempo di ricordare e progettare con serenità; la opportunità di conoscersi e di conoscere al di là delle apparenze, ecc. Accanto a questi frutti ne crescono altri amari, velenosi. La solitudine, infatti, può generare sfiducia, depressione, insoddisfazione pessimismo, egoismo, rivalità, ecc. Nell'aiuola della solitudine si possono cogliere fiori o rovi. Può trovare fiori chi è solo, raccoglie rovi chi si sente solo. Fra' Angelo Grande
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