Essere pronti,
non vuol dire essere preparati,
non vuol dire avere previsto tutto;
questo è impossibile, nessuno può farlo.
Essere pronti,
vuol dire accettare la vita,
vuol dire andare incontro al nuovo giorno;
tendere le braccia verso la sua ricchezza sconosciuta;
stare di fronte alle ore che vengono, calmi e sereni;
vuol dire vivere il presente con forza, coraggio e buona volontà,
senza temere il domani, né quel che accadrà dopodomani.
… il domani non è tuo.
Forse ti sarà rifiutato.
Perché ti esaurisci nella preparazione di domani
trascurando la giornata di oggi?
L'oggi ti appartiene.
Ti è stato dato.
Accettalo come un'offerta della vita, e fa di questo giorno qualcosa di bello.
Domani, se un domani ti sarà dato, farai la stessa cosa.
E dopodomani lo stesso, e così di seguito, un giorno dopo l'altro.
Essere pronti vuol dire accettare la vita,
tutta la vita,
come viene a noi.
… essere pronti
vuol dire essere disposti a fare quello che l'ora richiede…
… Quale sarà il verbo della tua vita?
Quale sarà il tuo canto?
Hai promesso di servire
…è il servizio che hai messo al centro della tua vita.
È a lui che ritornerai sempre, dopo essertene allontanato,
o esserti lasciato andare o averlo trascurato.
Servire è il tuo verbo.
… Sai che la tua vita non può essere che un'offerta fatta agli altri.
Hai scelto.
Sei pronto.
Da "Il Libro di Lezard", Edizioni Scout Fiordaliso