Se per assurdo, sul mio letto di morte, mi si dimostrasse con perfetta evidenza che ho sbagliato, che non vi è un'altra vita, perfino che non c'è Dio, non rimpiangerei d'aver creduto. Penserei che mi sono onorato credendo, che se l'universo è qualcosa di idiota e di disprezzabile, tanto peggio, che il torto non è in me d'aver pensato che Dio esiste ma in Dio di non esistere. Auguste Valensin
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