L'uomo aveva preso un taxi per andare all'aeroporto. Il tassista guidava correttamente quando all'improvviso un'auto nera sbucò fuori da un parcheggio proprio di fronte a lui. L'autista ebbe la prontezza di frenare di colpo, sbandò ed evitò l'altra macchina solo per un paio di centimetri. Come se non bastasse, l'altro conducente cominciò ad urlargli insulti contro, accompagnando le parole con gesti offensivi. Il tassista si limitò a sorridere e salutò con la mano il ragazzo in un modo davvero così amichevole che il passeggero si sorprese e gli chiese come mai lo facesse. Dopo tutto quell'incosciente era stato sul punto di rovinargli la macchina e probabilmente anche di mandarli all'ospedale. Fu allora che il tassista impartì al suo cliente una lezione su quello che poi lui definì "la legge del camion della spazzatura". Gli spiegò che molte persone sono come i camion della spazzatura: corrono in giro carichi di ogni genere di immondizia emotiva come rabbia, amarezze, frustrazioni, umiliazioni, delusioni, e così via. Quando questi loro rifiuti si accumulano hanno bisogno di un posto dove scaricarli e a volte li scaricano sugli altri. Se li scaricano su di noi, non dobbiamo prendercela come per un fatto personale. Non dobbiamo reagire altrettanto negativamente. Limitiamoci a sorridere, facciamo un cenno amichevole, auguriamo loro del bene e andiamo avanti. Dato che non troviamo apprezzabile il loro comportamento, non comportiamoci come loro, non prendiamo la loro spazzatura per spargerla a nostra volta su altre persone, quelle che incontriamo ogni giorno al lavoro, in casa o per strada. Si può concludere che la gente assennata non permette che la spazzatura si impadronisca della sua giornata. La vita è troppo breve per svegliarsi al mattino con dei rimorsi che finiscono per avvelenarci la vita e così, come ci viene naturale voler bene a chi ci tratta bene, cerchiamo di pregare per quelli che ci trattano male. È difficile? Non dovrebbe esserlo poi così tanto per chi si considera cristiano. Almeno proviamoci, quel tassista ci è riuscito. "La Guardia", mensile del Santuario di Nostra Signora della Guardia, ottobre 2014
Nessun commento:
Posta un commento