Pasqua è la festa dei macigni rotolati, pari a quello che le donne giunte nell'orto, quel mattino, videro rimosso dal sepolcro. Ognuno di noi ha il suo macigno... che l'opprime in una morsa; che blocca ogni raggio di luce, che impedisce la comunicazione con l'altro. È il macigno della solitudine, della miseria, della malattia, dell'odio, della disperazione, del peccato. Pasqua allora, sia per tutti il rotolare del macigno, l'inizio della luce, la primavera di rapporti nuovi.
Tonino Bello
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