"Come spende il denaro (poco) che gli do? Se lo beve appena scende le scale? Gli serve per l'eroina o per un po' di neve bastarda, alla portata delle sue tasche? Neppure è improbabile che l'elemosina vada almeno in parte a dei figli bambini. Io una cosa so per certo: non posso fare domande. Ogni volta che qualcuno mi chiede l'elemosina ho davanti a me il mio povero: di quale povertà si tratti non mi riguarda. Non sono chiamato a premiarla né a punirla: non spetta a me dare voti agli affanni di una vita (che del resto non conosco)".
Salvatore Mannuzzu - Avvenire, 28 agosto 2010
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