L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o, se ascolta i maestri, lo fa perché sono dei testimoni. Paolo VI
Come nasce questo blog? Da Claudio che invia regolarmente una e-mail ai suoi amici con brani acchiappati qua e la. Testi che aiutano a riflettere a farsi delle domande o a cercare delle risposte non banali, non conformiste, non retoriche. Al mio invito di raccoglierle in un blog, Claudio ha risposto più o meno...." se vuoi pensaci tu" E io ho raccolgo la sfida!
Per molto tempo il mio corpo mi ha fatto sentire a disagio, poi ho fatto di lui un amico e adesso c'intendiamo bene. A ogni modo, le carte sono queste, le accetto senza cercare di guardare il gioco degli altri.
Gerard Depardieu
Chi ti spianerà la via per raggiungere le sorgenti zampillanti?
Solo là e non altrove si sviluppano le forze vive del rischio.
Quando ti interroghi dicendo: "Come potrò realizzarmi?",
sai di aspirare ad un'esistenza di completezza
e non ad una vita inquadrata e senza rischi.
Non attardarti in situazioni senza via d'uscita
perché vi bruceresti energie vitali.
Niente compiacenze con te stesso.
Va oltre, senza esitare.
E scoprirai che il tuo cuore s'allarga:
solo alla presenza di Dio l'uomo si realizza.
Frère Roger Schutz
Per favore, non rubatemi
la mia serenità.
E la gioia che nessun tempio
ti contiene, o nessuna chiesa
t'incatena:
Cristo sparpagliato
per tutta la terra,
Dio vestito di umanità:
Cristo sei nell'ultimo di tutti
come nel più vero tabernacolo:
Cristo dei pubblicani,
delle osterie dei postriboli,
il tuo nome è colui
che-fiorisce-sotto-il-sole.
La morte non è
una luce che si spegne.
È mettere fuori la lampada
perché è arrivata l'alba.
Rabindranath Tagore
"Come spende il denaro (poco) che gli do? Se lo beve appena scende le scale? Gli serve per l'eroina o per un po' di neve bastarda, alla portata delle sue tasche? Neppure è improbabile che l'elemosina vada almeno in parte a dei figli bambini. Io una cosa so per certo: non posso fare domande. Ogni volta che qualcuno mi chiede l'elemosina ho davanti a me il mio povero: di quale povertà si tratti non mi riguarda. Non sono chiamato a premiarla né a punirla: non spetta a me dare voti agli affanni di una vita (che del resto non conosco)".
Salvatore Mannuzzu - Avvenire, 28 agosto 2010