Ogni volta che posso faccio visita ai prigionieri, ai detenuti.
Li sento come fratelli.
Dico loro molto sinceramente che avrei potuto essere al loro posto e loro al mio…
Io sono sempre stata molto fortunata
e mi chiedo come avrei potuto commettere un crimine
– non potevo, ero protetta –
mentre altri sono stati quasi preparati al crimine;
è ciò che dico loro quando arrivo e li guardo,
li abbraccio tutti prima di andarmene.
Li abbraccio tutti, dicendo loro che mi sento come una buona vecchia nonna.
Anch'essi mi abbracciano.
Ed è molto bello.
Quando lascio una prigione
è come se lasciassi una cattedrale
in cui ho pregato veramente
tuffandomi nella bellezza in modo profondo.
Suor Emmanuel Cinquin
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