E vi dirò di più, benché la mia parola gravi pesante sui vostri cuori.
L'assassinato non è estraneo al suo stesso assassino,
e il derubato non è senza la colpa del furto che ha subito.
Il giusto non è innocente delle cattive azioni commesse dal malvagio.
E chi ha le mani pulite non è immune dai delitti commessi dallo scellerato.
Sì, spesso il colpevole è la vittima del suo ingiuriato,
e ancora più spesso il condannato porta la croce per chi è privo di colpa e di condanna.
Voi non potete separare il giusto dall'ingiusto e il buono dal cattivo,
perché stanno mescolati insieme al cospetto del sole,
come insieme sono intessuti il filo bianco e il filo nero,
e se il filo nero si spezza,
il tessitore dovrà esaminare la tela da cima a fondo
e proverà di nuovo il suo telaio.
Kahlil Gibran - poeta, pittore e filosofo libanese (Bsharri, 1883 - New York, 1931)
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