Per noi che viviamo quotidianamente le angosce di questa vita, per noi che sentiamo quotidianamente sulla nostra pelle la morte degli altri, per noi che tocchiamo le ferite, i segni delle torture sui cadaveri, per noi che raccogliamo corpi senza testa, teste senza corpo e le ossa dei nostri fratelli, per noi che abbiamo fotografato le vittime, per noi che abbiamo ascoltato i testimoni, il pianto silenzioso e anonimo di familiari anonimi di vittime anonime, tutto questo è un panorama abituale, parte sostanziale della nostra vita, sempre appesa al filo del caso. Tutto questo è la nostra vita quotidiana, che si riflette nei nostri occhi, che invade il nostro olfatto, che impregna le nostre mani. Ma è anche ciò che rafforza e legittima la nostra azione e la lotta del nostro popolo per la conquista del diritto alla vita, a un tetto, a un libro, a un tozzo di pane. Non ci importa se ci chiamano sovversivi, traditori della patria; non ci importano gli arresti e le vessazioni che abbiamo patito per difendere i prigionieri politici; non ci importano le distruzioni con le bombe delle nostre sedi e delle nostre case. Continuiamo a lottare con la voce e con la penna, e con il pensiero certo angosciante che possa arrivare la morte. Marianella García Villas
Come nasce questo blog? Da Claudio che invia regolarmente una e-mail ai suoi amici con brani acchiappati qua e la. Testi che aiutano a riflettere a farsi delle domande o a cercare delle risposte non banali, non conformiste, non retoriche. Al mio invito di raccoglierle in un blog, Claudio ha risposto più o meno...." se vuoi pensaci tu" E io ho raccolgo la sfida!
sabato, dicembre 29, 2018
giovedì, dicembre 27, 2018
Non rinunciare a procedere
Voglia Dio che gli uomini e le donne di tutto il mondo lottino contro i sistemi malvagi con l'amore nei loro cuori e con un'intelligente buona volontà. Agape ci dice di procedere con saggio auto-controllo e saggia ragionevolezza, e di non rinunciare a procedere.
Martin Luther King
sabato, dicembre 22, 2018
è Natale
Rischierai, affrettatamente, di catalogare come "luogo comune" da sorvolare quanto stai leggendo. Eppure abbiamo bisogno di riappropriarci del vero significato dei gesti e delle parole più usuali. Il 25 dicembre è festa. Festa di chi, festa perché? Le risposte vengono dal modo con cui si "festeggia": al mare o sulla neve; in famiglia o in vacanza; seguendo o meno rituali e menù tradizionali … Ma la risposta vincente rimane - pur sempre -: è Natale. E Natale significa nascita, compleanno. Quindi il 25 dicembre si ricorda che è nato Gesù il quale è venuto a portare a ciascuno di noi il bacio di Dio!
Non è motivo sufficiente per rallegrarsi, festeggiare? Corriamo dunque incontro a chi viene a noi con le braccia spalancate. Fra' Angelo
mercoledì, dicembre 19, 2018
martedì, dicembre 18, 2018
Educazione
L'unico periodo in cui la mia educazione si è interrotta è stato quando andavo a scuola. George Bernard Shaw
lunedì, dicembre 17, 2018
Il superfluo
Di tutto ciò che, nel vestire e nel mangiare, supera il necessario, tu sei debitore. San Girolamo
giovedì, dicembre 13, 2018
Disumanità
Credo che la vicenda del comunismo ci abbia talmente convinti che tutto il male era al di là che, allora, ogni forma di anticomunismo era santificata senza rendercene conto, come ha fatto Giovanni Paolo II dopo la caduta del muro di Berlino. Certo con la caduta del muro era caduta la disumanità di là, ma è altrettanto vero che c'era (e c'è) tanta disumanità anche di qua. Luigi Bettazzi, "Il Concilio liberato"
domenica, dicembre 09, 2018
Che non conosciamo
«Ogni uomo che fa esperienza dell'amore, viene in contatto con il Mistero di Cristo in un modo che noi non conosciamo» (Gaudium et spes 22).
venerdì, dicembre 07, 2018
giovedì, dicembre 06, 2018
La vita
Non possiamo sapere cosa ci potrà accadere nello strano intreccio della vita. Noi però possiamo decidere cosa deve accadere dentro di noi, come possiamo affrontare le cose, e quale decisione prendere; in fin dei conti è ciò che veramente vale. Isaac Newton
mercoledì, dicembre 05, 2018
La Fede
Credo che oggi la fede religiosa attraversi un periodo di crisi, perché è entrato in crisi il modello umano del credere. Non si ha fiducia e non ci si fida più; vincono paura, diffidenza e indifferenza. Non si crede più in Dio perché non si crede nell'uomo. Ermes Ronchi, Messaggero di Sant'Antonio, novembre 2018
martedì, dicembre 04, 2018
Parole
Come è vero che le parole si moltiplicano quanto più la realtà da esse significata vien meno, è altrettanto vero che esse non vengono più usate quando scompare dalla vita ciò che esprimevano ed indicavano. Così si parla tanto di pace perché le guerre continuano a prosperare, ma raramente si sente parlare, ad esempio, di spiritualità, di valori religiosi, ecc … Non bisogna però essere facili a giudicare perché alcuni tesori vengono custoditi gelosamente o manifestati e partecipati in modo diverso ma ugualmente apprezzabile. Si pensi alle varie forme di solidarietà e di volontariato che hanno sostituito il termine "carità" ma ne hanno moltiplicato i frutti. Non preoccupano le parole che cambiano o scompaiono. Il rischio incombente è quello di rendere vane ed inutili le parole separandole, incoerentemente o peggio interessatamente, dalla realtà da esse significata. Fra' Angelo
lunedì, dicembre 03, 2018
Forza e Giustizia
La forza senza giustizia è messa sotto accusa. Bisogna dunque mettere insieme la giustizia e la forza, e con ciò rendere forte quello che è giusto e giusto quello che è forte. Blaise Pascal