Come nasce questo blog? Da Claudio che invia regolarmente una e-mail ai suoi amici con brani acchiappati qua e la. Testi che aiutano a riflettere a farsi delle domande o a cercare delle risposte non banali, non conformiste, non retoriche. Al mio invito di raccoglierle in un blog, Claudio ha risposto più o meno...." se vuoi pensaci tu" E io ho raccolgo la sfida!
giovedì, marzo 31, 2011
Disperazione
mercoledì, marzo 30, 2011
martedì, marzo 29, 2011
Soltanto l'amore
Nel pensiero e nel sentimento umano preferiremmo talvolta vendicarci un po', ma la fede cristiana non ce lo permette, dobbiamo ripagare il male con il bene. E soltanto l'amore è in grado di restaurare ogni volta di nuovo la pace… Franz Jägerstätter
lunedì, marzo 28, 2011
Accogliere
Accogliere non è per prima cosa aprire la porta della propria casa, ma aprire le porte del proprio cuore e perciò diventare vulnerabili. È uno spirito, un atteggiamento interiore. È prendere l'altro all'interno di sé, anche se è sempre un rischio che disturba e toglie sicurezza: è preoccuparsi di lui, essere attenti, aiutarlo a trovare il suo posto... DARE LA VITA significa essere colmi di sacro stupore e di profondo rispetto davanti al mistero della persona; significa vedere al di là di tutto quello che è spezzato.... Ciò che conta è l'incontro con le persone, l'ascolto, la condivisione; tutto ciò, insomma, che si chiama misericordia: dare la libertà alle persone grazie alla qualità del nostro ascolto e della nostra attenzione, far loro sentire che sono importanti.... E così si diventa uomini di pace, operatori di pace. Jean Vanier
venerdì, marzo 25, 2011
Opporsi alla violenza, sempre
Shalom
Forse Maria ha detto solo shalom, ma in questo shalom, Maria porta tutta se stessa: la sua voglia d'incontro, lo stupore per ciò che Dio compie nell'altra.
E noi non abbiamo corroso i nostri saluti, che sono così scontati da non dire niente di nuovo all'altro?
Ci dimentichiamo di quanto siano importanti i saluti, un ciao luminoso, con il sapore di una punta di desiderio… G.Gillini - M.Zattoni, "Interno familiare C"
mercoledì, marzo 23, 2011
Piccole cose quotidiane
Per restare fedeli nel quotidiano occorre la manna della fedeltà alle piccole cose: la manna degli incontri, dell'amicizia, degli sguardi e dei sorrisi che dicono "ti voglio bene" e riscaldano il cuore. È la fedeltà a orientare continuamente i progetti personali verso il bene di tutta la comunità, e che ci spinge a morire ai progetti che sono solo per il prestigio personale. Jean Vanier
lunedì, marzo 21, 2011
Idoli
Se non è Dio a costituire il centro della nostra vita, innumerevoli altri dei/idoli si affrettano a occupare il posto rimasto vuoto. E allora ci tormenta il pensiero e la vista di quanti ci appaiono più ricchi o più intelligenti o più ammirati di noi. Ci sottomettiamo all'idolo dell'opinione pubblica, ci classifichiamo in base alla scala della popolarità. Ma questo non significa vivere secondo dignità e libertà. Ci opprime l'ansia per ciò che gli altri possono pensare e dire di noi. Così possono diventare "idoli stranieri" il bisogno di sicurezza, la ricerca dell'efficienza ad ogni costo, del progresso, del predomino, del piacere, ecc. Anselm Grün
mercoledì, marzo 16, 2011
martedì, marzo 15, 2011
Sobrietà
Se guardate tutto ciò che viene messo in vendita, scoprirete di quante cose potete fare a meno! Socrate
sabato, marzo 12, 2011
Messaggio comprensibile
Credo che la chiesa debba farsi comprendere, innanzitutto ascoltando la gente, le sue sofferenze, le sue necessità, i problemi, lasciando che le parole rimbalzino nel cuore, lasciando che queste sofferenze della gente risuonino nelle nostre parole. In questo modo le nostre parole non sembreranno cadute dall'alto, o da una teoria, ma saranno prese per quello che la gente vive. E porteranno la luce del Vangelo, che non porta parole strane, incomprensibili, ma parla in modo che tutti possono intendere. Anche chi non pratica la religione, o chi ha un'altra religione. card. Martini - La Repubblica - 16 marzo 2007
venerdì, marzo 11, 2011
giovedì, marzo 10, 2011
Credevi fossero gli altri
I nomi collettivi servono a fare confusione. "Popolo, pubblico…".
Un bel giorno ti accorgi che siamo noi; invece credevi che fossero gli altri.
Ennio Flaiano