"Quando in una comunità uno pensa per tutti, tutti pensano poco".
Come nasce questo blog? Da Claudio che invia regolarmente una e-mail ai suoi amici con brani acchiappati qua e la. Testi che aiutano a riflettere a farsi delle domande o a cercare delle risposte non banali, non conformiste, non retoriche. Al mio invito di raccoglierle in un blog, Claudio ha risposto più o meno...." se vuoi pensaci tu" E io ho raccolgo la sfida!
mercoledì, ottobre 21, 2009
venerdì, ottobre 09, 2009
Vivere e poi morire
Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e, quel che forse sembrerà più strano, ci vuole tutta la vita per imparare a morire. Seneca
giovedì, ottobre 08, 2009
Chi ha due tuniche...
Sottolineo questa profonda ineguaglianza sociale, perché da una parte trovo l'ipoalimentazione, la fame, dall'altra il benessere e lo spreco. Il Cristo ci dice: "Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha e così faccia chi ha da mangiare". Ma le cifre dell'ONU e della FAO parlano chiaro: oggi noi non spezziamo il nostro pane con il fratello perché lo amiamo solo a parole. P.Ezechiele Ramin
lunedì, ottobre 05, 2009
Intelligenza e stupidità
Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. B. Russell
Offerte missionarie
Alle porte della Chiesa verranno raccolte le offerte per la Giornata missionaria mondiale. Non vorrei però che quei soldi vi facessero sentire giustificati, a posto con la coscienza. È un atto di giustizia che dobbiamo rendere. Liberiamo l'uomo dalla fame, dalle malattie, rendiamolo un uomo libero testimoniando in questo modo il Cristo che è dentro di noi. Raoul Foullereau scrive: "Non è lecito essere felici da soli". A questo punto, amici, se non farete parte della soluzione, farete parte del problema; pensateci su e tirate le somme. P.Ezechiele Ramin
giovedì, ottobre 01, 2009
Paternità
Nessun uomo nasce padre: la paternità è il punto di arrivo della creatura, il punto in cui essa diviene immagine e somiglianza del Creatore. Ogni figlio può diventare padre, e ogni padre o madre - quando la vecchiaia, il dolore e la malattia l'hanno consumato - è di nuovo figlio nell'attenzione ormai paterna dei suoi figli, o è di nuovo orfano nel loro abbandono. Paolo De Benedetti
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